Chi è Pietro Selvatico
Pietro Selvatico Estense Nacque dal marchese Benedetto Bartolomeo e della nobil signora Maria Bolgeni. Studiò a Padova giurisprudenza, per poi dedicarsi all'architettura, sotto la guida di Giuseppe Jappelli.
Ha progettato chiese e restauri di chiese in Veneto e nel Trentino, ma è noto soprattutto per la critica e storia dell'arte, la storia e teoria del restauro, la ricognizione dei beni artistici.
Dal 1849 insegnò estetica e storia dell'architettura all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Presiedette la commissione imperiale per la conservazione dei Monumenti artistici e storici delle provincie venete e spese ogni energia per la conservazione degli affreschi giotteschi nella cappella degli Scrovegni e per la valorizzazione dei beni artistici della sua città. Nel 1867 fondò l'Istituto d'Arte di Padova.
Ebbe un ruolo di primo piano nel dibattito che fece da sfondo al concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore, a Firenze; in proposito, contribuì in maniera determinante all'affermazione del disegno tricuspidale di Emilio De Fabris e influenzò notevolmente la genesi del progetto definitivo.